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Astrattisti contemporanei

Astrattisti contemporanei

Author: Redazione Editoriale Drimmarte

Date: 23-08-2025

Topic: News

Keywords: Astrattismo, Gabriele Landi, Antonio Saporito, Grazia Varisco, Maurizio D'Andrea

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L’arte astratta contemporanea continua a essere uno dei linguaggi più fertili e innovativi del panorama artistico internazionale. Al di là delle mode e delle tendenze di mercato, l’astrazione si rivela ancora oggi come uno spazio di libertà, ricerca e trasformazione, capace di esprimere tanto la razionalità geometrica quanto la profondità interiore. In Italia, diversi artisti hanno saputo declinarne le possibilità con linguaggi distinti e originali.

Immagine 1

Gabriele Landi

Immagine 2

Nato a Schaerbeek nel 1971, Landi ha sviluppato una personale declinazione dell’astrattismo geometrico. Le sue opere, improntate a rigore formale e precisione cromatica, creano un ambiente visivo che tende alla contemplazione. L’uso della geometria non è mai freddo esercizio, ma si fa dimensione meditativa, in grado di offrire allo spettatore una sorta di rifugio simbolico contro il caos della realtà quotidiana.

Antonio Saporito

Pittore e scultore napoletano, Saporito ha saputo coniugare l’astrazione con una dimensione monumentale e architettonica. Le sue installazioni e opere pittoriche dialogano con lo spazio, catturando la luce e trasformandola in materia viva. Internazionalmente riconosciuto, porta avanti una ricerca che unisce eleganza formale e forza comunicativa, mostrando come l’astrazione possa farsi linguaggio universale, accessibile e coinvolgente.

Grazia Varisco

Figura centrale della ricerca cinetico-programmata e membro del Gruppo T, Grazia Varisco ha ridefinito l’idea stessa di astrazione attraverso il coinvolgimento dello spettatore. Le sue opere, spesso basate su strutture dinamiche e materiali innovativi, mettono in gioco percezione e movimento. Il suo lavoro dimostra come l’astrazione non sia un linguaggio chiuso, ma un processo aperto, relazionale, che invita chi guarda a diventare parte dell’opera stessa.

Maurizio D’Andrea

A fianco di questi nomi si colloca Maurizio D’Andrea, pittore dell’inconscio che ha fatto dell’astrazione lirico-informale la sua cifra distintiva. La sua pittura è segnata da gesti intensi, stratificazioni cromatiche e simboli evocativi, che attingono tanto alla psicologia del profondo (Freud, Jung, Lacan) quanto a una personale ricerca filosofica e poetica. Fondatore del Movimento Introversico Radicale, D’Andrea concepisce l’opera come scena attiva, dove il simbolo non rappresenta ma agisce, trasformando la tela in un teatro dell’interiorità.

The psychology of art has shown that aesthetic experience can generate pleasure and gratification
Numerous scientific studies have highlighted that exposure to art pieces considered pleasant can activate neural circuits linked to reward and pleasure, triggering a positive response in the brain
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