Maurizio D’Andrea – Pittore Astratto Contemporaneo

Author: Redazione Editoriale Drimmarte

Date: 21-08-2025

Topic: News

Keywords: Astrattismo, Informale, Pittura, Maurizio D'Andrea

Link: https://www.dandreart.info/index.html

Maurizio D’Andrea è un pittore astratto contemporaneo la cui ricerca artistica si muove tra simbolismo, psicologia e filosofia. La sua pittura non nasce come mera rappresentazione della realtà, ma come scena interiore in cui forze invisibili, immagini psichiche e memorie archetipiche prendono forma. Ogni opera diventa così un campo di tensione, un luogo dove l’inconscio si esprime non come archivio di ricordi, ma come energia in atto.

Formatosi in ambito scientifico e con una forte attenzione al pensiero filosofico, D’Andrea intreccia nei suoi lavori il rigore della ricerca con la libertà del gesto pittorico. Le sue tele rifiutano la figura umana esplicita, prediligendo spazi densi di movimento, stratificazioni cromatiche e segni che evocano simboli nascosti. L’assenza di forme riconoscibili diventa così presenza di forze, di vuoti e pieni che dialogano, di silenzi che si fanno generativi.

L’artista si ispira alle teorie di Jung e Freud, ma anche alla visione poetica di Bachelard e Hillman, concependo l’arte come farmaco simbolico: un atto capace di ferire e guarire allo stesso tempo, di destabilizzare lo sguardo e aprire nuove possibilità di senso. Le sue opere invitano lo spettatore non a interpretare, ma a vivere un’esperienza diretta, in cui il colore e la materia diventano strumenti di trasformazione interiore.

D’Andrea ha esposto le sue opere in mostre personali e collettive, costruendo un percorso artistico che si distingue per coerenza e intensità. I suoi lavori dialogano con il contemporaneo ma affondano le radici in un tempo più ampio, quello dell’archetipo e del mito, offrendo uno spazio di riflessione sull’identità, sulla solitudine e sulla ricerca di significato nella società attuale.

La pittura di Maurizio D’Andrea non offre risposte definitive: pone domande, apre varchi, genera visioni. È un’arte che chiede allo spettatore di abbandonarsi al simbolico, lasciando che sia l’opera a “accadere in noi”, trasformandosi in esperienza viva e condivisa.